Un cesso galattico
Me la prendo spesso con l’incapacità della “gente” nei social network di capire il senso di un discorso anche semplice. Con quelli che vengono chiamati “analfabeti funzionali“. Mi sto rendendo conto però che è solo una piccola parte del problema. Mi sto rendendo conto che è molto diffusa anche una diversa e ben più grave deficienza. È una deficienza dell’anima. Una incapacità di mettersi nei panni degli altri, una mancanza di empatia, un buco al posto del cuore.
La “gente” ha un buco nero pieno di vuoto al posto del cuore.
Un vortice senza fondo che risucchia via ogni speranza di umanità e solidarietà con annessa e collegata una macchinetta di quelle del supermercato; quei lettori di codice a barre che gli passi vicino e ti leggono il prezzo.
Ecco come funziona il cuore nero della “gente”: tu gli proponi una speranza, una occasione di umanità e quello te la risucchia via come uno sciacquone cosmico e mentre sta per scomparire dietro l’orizzonte degli eventi macinata dalle maree gravitazionali, ti legge il prezzo: 35 euro.
Ho capito come funziona: la “gente” non è deficiente, la “gente” ha un cesso galattico a forma di bancomat al posto del cuore.