Memoria
La giornata della Memoria, per me, non è solo “ricordare” una strage, un massacro paragonabile a tanti altri ma è un segnale nella storia per indicarci qual è la strada da non percorrere mai più: lo sterminio scientifico e preparato a tavolino di chi viene etichettato come “diverso”, l’efficienza dei burocrati nel portare avanti il progetto, la normalità quotidiana del processo industriale di eliminazione dei cadaveri. L’indifferenza complice non solo dei governi ma della gente comune, degli “amici”, dei vicini di casa.
Questo è l’ORRORE da non dimenticare, lo specifico dell’Olocausto, l’insegnamento unico e universale da trarre, il segnale di divieto assoluto da rispettare, da tenere a MEMORIA.
Non cogliere l’unicità e nel contempo l’universalità di questo insegnamento significa essere limitati nella propria umanità oppure in malafede.