Le mie donne (8 marzo 2014)
Oggi ho pensato molto e devo ammettere che, purtroppo, ultimamente, mi succede spesso. Vorrei spendere qualche parola sul tema del giorno, così, senza mimose né tante formalità. Ho pensato alle Donne che hanno segnato la mia vita.
A loro voglio dedicare tutta la mia gratitudine perché senza di loro io non sarei io ma qualcos’altro di cui mi vergognerei.
A loro voglio dedicare pubblicamente queste parole.
Dedicare queste parole alle Donne che hanno condiviso e tutt’ora condividono gran parte delle mie giornate, quelle che, per codice genetico e vita in comune, sono dentro le mie cellule, il mio sangue, il mio cuore e la mia mente: mia madre e mia sorella amatissime.
Dedicare queste parole alle Donne mie Amiche, perché credo fortemente nell’amicizia vera fra Uomo e Donna e la vivo quotidianamente ma non vorrei mai avere “una donna per amico”; non dimentico mai che le mie Amiche sono Donne, non dimentico mai di trattarle da Donne con tutti i privilegi e le gentilezze dovute e meritate per il solo fatto di esserlo. Una mia Amica non è il sostituto di un amico: è di più.
Dedicare queste parole alle pochissime Donne per le quali mi sono preso l’onere, l’onore e l’ardire di pronunciare non invano le terribili paroline che contengono quel famoso apostrofo rosa: a loro devo il mio essere Uomo e non solo un misero maschio col cromosoma monco; anche se abbiamo preso ormai strade diverse sappiano che se sono in grado di amare davvero lo devo solo a loro.
Senza queste Donne io non sarei un Uomo.
Grazie.