Una cosa importante
Avevo da fare una cosa importante.
Era troppo importante
essere lucido,
essere forte,
esserlo per tutti,
non darlo a vedere,
avere gli occhi aperti e attenti,
essere pronto e scattare,
non pensare ai giorni a venire,
rendere migliore ogni momento.
Ma io non ero forte abbastanza.
Il dolore
mi bagnava la vista,
mi bruciava lo stomaco,
mi pugnalava il ventre,
mi spezzava le ossa,
mi piegava il collo,
mi stringeva il cuore,
mi impediva il sonno,
mi deviava i pensieri.
Ho trovato il modo.
Ho rinunciato
alle preoccupazioni,
alle certezze,
alle aspirazioni,
alle passioni,
ai sogni,
al futuro,
alla fede,
alla speranza.
E sono andato leggero e nudo.
Armato solo di amore e di attenzione.
Senza più dolore, senza più pensieri.
Concentrato solo sul momento.
Con gli occhi asciutti e il respiro lento.
Forte e scattante, lucido e pronto.
Ora il peggio è passato,
ho camminato in equilibrio
sull’orlo dell’abisso e
ho gettato uno sguardo sul fondo,
ho visto il nulla e il tutto.
Sono rimasto nudo e
fin troppo leggero.
Dormo senza sogni e
mi sveglio senza domani.
Non riconosco più
le mie passioni e
le mie voglie.
Le vedo lì in un angolo ma
non mi sembrano importanti.
Non c’è più niente
di così importante.