Nani ed insulti
Qualcuno dice che un certo modo di “perculare” il politico di turno è sconveniente, non è corretto e si erge a difensore ad oltranza di tutti gli offesi insultati di destra e sinistra.
Ma è rimasto solo questo, ormai… l’arma più potente: il dileggio, la pasquinata, la satira feroce, ridere amaro e in faccia a chi ti tortura.
Ci salveranno Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno. Il Peto ed il Pernacchio in faccia al potente che non ne capisce la portata… ci hanno schiacciato sul linguaggio popolare e la resistenza culturale non attecchisce.
BENE! Si becchino l’insulto, non sarò mai politicamente corretto e ipocrita al punto da non riuscire ad insultare a parole chi insulta nei fatti la vita di milioni di italiani.
Se do del nano a Brunetta o a Silviolo lo faccio col doppio senso della satira cattiva, perché “nano” è un archetipo, ha un senso compiuto e conosciuto… se fosse alto 2 metri e 20cm gli darei del nano con ancor più gusto… chiaro?
Consiglio d’ascolto:
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