Le idee
Le idee.
Mi spaventano a morte le idee. Le ideologie, le religioni, i grandi princìpi. Ma anche le piccole idee, quelle che girano per la testa come mosconi e non se ne vogliono andare; le ossessioni, le manie. Tutto ciò per cui qualcuno è disposto a morire e ad uccidere. Persino a vivere. Ecco… dedicare la vita ad una idea è mostruoso.
Da dove viene questa idea? Perché è più importante della vita?
Abbiamo mai pensato a quante energie dedichiamo alle nostre idee? Energie e tempo tolti alla vita, alle persone.
Ma sono poi davvero nostre queste idee?
Pensiamo bene alle loro origini, alla loro vera natura, a come si propagano da mente a mente. Le idee si installano nella mente esattamente come un virus contamina una cellula: entrano piano piano, si riproducono e si rafforzano a scapito di altre idee preesistenti e poi quando sono abbastanza forti e hanno indebolito qualsiasi spirito critico tentano il salto, il contagio verso altre menti. Proselitismo, divulgazione, conversione forzata, manipolazione mediatica, rivoluzione, violenza fisica e psicologica, persuasione più o meno occulta o palese; tutti i mezzi sono leciti perché l’IDEA venga diffusa in più menti possibile. Secondo la teoria esposta ogni idea/concetto/pensiero in grado di riprodursi, cioè trasmettersi da mente a mente è sottoposto alla legge universale della selezione naturale e tenderà (se l’ambiente, interno e/o esterno alla mente lo permetterà) inevitabilmente ad occupare tutto lo spazio informativo disponibile fino a prendere il controllo delle menti che lo ospitano. Ogni idea vincente, in sostanza è un parassita psichico. In questo discorso non c’è un giudizio di merito su ideali “giusti” e ideali “sbagliati” perché do per scontato che per ognuno i propri “ideali” siano giusti e gli altri sbagliati, ovviamente… è la struttura stessa dell’idea/ideale che lo impone.
Siamo pedine in un gioco più grande di noi, le regole non ci sono state dette tutte e il mazzo di carte è truccato…
Per approfondimenti (obbligatorio!):
La macchina dei memi (S.Blackmore)