Un gioco di specchi deformanti
Ci è stato richiesto:
“Ama il tuo prossimo come te stesso”.
Io sono cresciuto con una educazione cristiana e in particolare cattolica e l’amore per se stessi è sempre stato stigmatizzato come una sorta di egoismo estremo.
Il peccato di Narciso.
Solo il sacrificio, l’abnegazione totale e la sofferenza al limite dell’odio nei confronti di se stessi erano considerati valori. La “mortificazione” di sé era pratica auspicata. Persino provare soddisfazione nel fare del bene a qualcuno era un sintomo di egoismo.
L’Amore, quello del comandamento, era finito al di là dello specchio.
Irraggiungibile.